Cedolino104

Differenza accredito uniemens

(Documento tecnico uniemens release 2.9 del 12/05/2014)
Elemento obbligatorio.
Importo imponibile perso a seguito degli eventi di cui al codice evento nell’intero mese (L’importo imponibile predetto sarà calcolato, per ogni evento, secondo la normativa vigente). Il valore indicato deve essere conforme alle caratteristiche previste per la generalità degli importi.

Messaggio n. 36298 del 3-11-2005
5) La “differenza accredito” (periodi coperti con retribuzione effettiva)
In corrispondenza degli eventi riepilogati nella tabella che segue, per i quali è dovuta una “retribuzione figurativa” determinata sull’imponibile effettivo dell’interessato, le aziende dichiarano la “differenza accredito”, cioè il valore retributivo complessivo da registrare nelle settimane del mese contrassegnate dallo stesso “codice evento” a titolo di retribuzione figurativa.
La “differenza accredito” viene quantificata dalle aziende distintamente per ciascun tipo di evento intervenuto nel mese considerato. Qualora uno stesso tipo di evento abbia interessato più settimane dello stesso mese, la “differenza accredito” dichiarata dall’azienda rappresenterà l’importo complessivo da registrare, cioè la sommatoria delle “differenze accredito” relative alle settimane del mese caratterizzate dallo stesso evento.
Gli importi comunicati dalle aziende a titolo di “differenze accredito” concorrono a determinare la retribuzione pensionabile.

Messaggio n. 16329 del 22-04-2005
Calcolo delle differenze da accreditare sulla base della retribuzione effettiva
In corrispondenza di ciascun evento figurativo, deve essere riportato nell’elemento <DiffAccredito> un valore pari all’importo della “retribuzione persa” dal lavoratore in conseguenza dell’evento, intendendo per tale, non l’importo della eventuale indennità economica anticipata per conto dell’Istituto, ma l’ammontare della retribuzione che sarebbe stata assoggettata a contribuzione se il lavoratore avesse prestato la normale attività durante il periodo per il quale si è invece verificata l’assenza.
Ovviamente nel caso in cui al lavoratore, in forza di norme contrattuali, venga corrisposta una retribuzione ridotta (integrazione della retribuzione, giorni di carenza, giornate festive non indennizzate), il valore della “retribuzione persa” corrisponde alla differenza tra la retribuzione teorica e quanto assoggettato a contribuzione a titolo di integrazione, in relazione all’evento considerato.
La determinazione della retribuzione persa deve avvenire prendendo a riferimento le voci retributive ricorrenti e continuative. Dovranno essere pertanto escluse dal calcolo, per gli eventi diversi da CGO e CGS, le retribuzioni ultramensili, quali la 13^ mensilità e altre mensilità aggiuntive, le gratifiche, gli importi dovuti per ferie e festività non godute, nonché gli arretrati dovuti per legge o per contratto, relativi ad anni precedenti.
Peraltro, essendo sospesa – in corrispondenza dell’evento – l’obbligazione della prestazione di lavoro, ai fini della determinazione della retribuzione persa dovranno essere escluse le voci retributive collegate alla effettiva prestazione lavorativa.

Analizzando le fonti sopra indicate, a mio avviso, nelle differenze di accredito vanno comprese anche le retribuzioni ultramensili, quali 13ma e altre mensilità perse a seguito dell’evento.
Facciamo un esempio:
Nel mese di marzo un dipendente fruisce di 3 giorni di permesso per legge 104 art. 3 c.6

Cedolino104

 

 

L’importo della retribuzione persa dal dipendente nel mese corrisponde alla voce di trattenuta del valore di 177,54, ma il valore riconosciuto al dipendente è più elevato maggiorato del rateo di 13ma mensilità a carico dell’inps (messaggio n. 13032 del 24-03-2005). La maggiorazione di 14,79 (192.33 – 177,54) anticipata al dipendente sarà trattenuta all’atto della liquidazione della 13ma mensilità, pertanto il valore reale della retribuzione persa corrisponde a 192,33.

Unimenes
<DenunciaIndividuale>
<CFLavoratore>RSSMRA80E01F839E</CFLavoratore>
<Cognome>ROSSI</Cognome>
<Nome>MARIO</Nome>
<Qualifica1>1</Qualifica1>
<Qualifica2>F</Qualifica2>
<Qualifica3>I</Qualifica3>
<Cittadinanza>000</Cittadinanza>
<CodiceComune>F839</CodiceComune>
<CodiceContratto>113</CodiceContratto>
<TipoPaga>M</TipoPaga>
<DivisoreOrarioContr>17300</DivisoreOrarioContr>
<OrarioContrattuale>4000</OrarioContrattuale>
<NumMensilita>13000</NumMensilita>
<DatiRetributivi>
<Imponibile>1361</Imponibile>
<Contributo>545,35</Contributo>
<Maternita>
<MatACredito>
<MatACredAltre>
<CausaleRecMat>L058</CausaleRecMat>
<ImportoRecMat>192,33</ImportoRecMat>
</MatACredAltre>
</MatACredito>
</Maternita>
<RetribTeorica>1539</RetribTeorica>
<OreLavorabili>17600</OreLavorabili>
……….
<DifferenzeAccredito>
<CodiceEvento>MA6</CodiceEvento>
<DiffAccredito>192</DiffAccredito>
</DifferenzeAccredito>

Purtroppo il software di controllo uniemens effettua un controllo restituendo un errore bloccante quando le differenze di accredito sono maggiori della retribuzione teorica. Certo non è questo il caso in quanto si tratta solo di 3 giorni, ma, quando invece trattiamo altre tipologie di eventi con copertura totale del mese, come il congedo parentale ex art. 35, comma 1, D.Lgs n. 151/2001 (6 mesi entro i 3 anni di età del bambino), identificato con il codice evento MA2, ci troveremo sicuramente l’anomalia.
Esempio di anomalia
<RetribTeorica>1539</RetribTeorica>
<OreLavorabili>17600</OreLavorabili>
……….
<DifferenzeAccredito>
<CodiceEvento>MA2</CodiceEvento>
<DiffAccredito>1667</DiffAccredito>
</DifferenzeAccredito>

Pertanto credo che sia indispensabile un chiarimento da parte dell’istituto per far si che venga correttamente dichiarata la reale retribuzione persa da parte del lavaoratore.