Con la legge 81/2017 viene disciplinato il lavoro agile, comunemente denominato SMART WORKING. Con questo strumento le aziende hanno la possibilità di coniugare le esigenze dei propri lavoratori in tema di conciliazione vita lavoro, realizzando nel contempo un incremento della produttività aziendale ed una razionalizzazione delle postazioni di lavoro.

La legge stabilisce le linee guida da adottare. Gli aspetti disciplinati dalla normativa toccano ambiti differenti, ne sono un esempio la destrutturazione dell’orario di orario di lavoro (fatto salvo il rispetto dei limiti massimi imposti dalla legge), la forma del contratto e la sicurezza sul lavoro.

Temi che hanno aperto un dibattito acceso sulle modalità di espletamento della prestazione lavorativa in modalità agile, in alcuni casi in contrasto con il dettato normativo preesistente. Non è chiaro difatti se, come ad esempio, debbano essere predeterminati il luogo o i luoghi di lavoro dal datore di lavoro. La stessa legge difatti si limita ad affermare che l’accordo individuale “disciplina l’esecuzione della prestazione lavorativa svolta all’esterno dei locali aziendali”.

Gli esperti in materia di sicurezza sul lavoro tendono a predeterminare i luoghi di esecuzione della prestazione al di fuori dei locali aziendali. Scelta avvalorata dalla necessità di gestire il rischio infortunistico da quantificare ai fini INAIL (si veda un precedente articolo al riguardo al seguente link). Nondimeno, tale scelta, potrebbe, in alcuni casi, prevenire il rischio informatico relativo alla sicurezza dei dati da trattare. Una scelta di questo tipo tuttavia, potrebbe comportare il sostenimento di costi aggiuntivi per le aziende che intendono andare in questa direzione.

rischio informatico

Un altro tema da affrontare è quello informatico, ossia l’aspetto che ha contribuito a rendere possibile la formulazione della legge. La norma, infatti, obbliga il datore di lavoro a garantire la disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche e richiede la consegna di un rapporto annuale attraverso cui informare le organizzazioni sindacali.

In un contesto di questo tipo, è certamente fondamentale il modello tecnologico da impiantare, per la realizzazione e la trasparenza del contratto in essere. Chi lavora nel settore comprenderà che da questo punto di vista si possono adottare svariate soluzioni, non semplici e neppure di immediata realizzazione.

L’IT riveste sempre di più un ruolo decisamente importante e significativo sia nelle piccole che nelle grandi aziende. La ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni devono tendere a rendere agile il lavoro sia nei locali aziendali che al di fuori di essi. Adottare strumentazioni adeguate ottimizzando i processi deve consentire un lavoro SMART ovunque esso venga svolto.

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